Nuovi bandi dedicati ai giovani

La frase “l’Italia è un paese per vecchi”, sebbene volutamente sensazionalista, racconta di un paese dove i giovani sono una categoria spesso dimenticata e scomoda, e dove il gap generazionale è fonte di fortissime divisioni sociali.

Il problema della condizione giovanile in Italia è estremamente complesso e articolato, e non può certo essere ridotto ad uno scontro tra generazioni diverse: l’assenza di dinamismo economico, la mancanza di tutela per i neo-lavoratori, la continua riduzione dei finanziamenti alla scuola, l’assenza di forme e luoghi di ritrovo e della socialità pensati per i giovani, la lentezza dei meccanismi di ricambio nelle cariche dirigenziali, la mancanza di percorsi di inserimento lavorativo adeguati … sono tutti fattori che concorrono al creare la situazione in cui viviamo oggi.

Sono numerose le iniziative che cercano di invertire questi fenomeni negativi, andando a creare dei percorsi in controtendenza che sappiano sopperire alle difficoltà che i giovani devono affrontare.

Con i suoi nuovi bandi, Fondazione Cariplo vuole agire su due fenomeni estremamente diffusi: il benessere psicologico dei bambini e dei ragazzi, che già profondamente minato ha subito un ulteriore colpo a causa della pandemia; il problema dei Neet, ovvero quei giovani che non lavorano e non studiano e il cui numero in Italia ha raggiunto livelli allarmanti.

Diamo insieme un’occhiata a queste due misure di contributo

Bando Attenta-mente

 

A seguito della pandemia numerosi allarmi sono stati lanciati in merito al decadimento del benessere psicologico di bambini e ragazzi che, come mai prima d’ora, segnalano forti situazioni di disagio in forme e intensità tra loro molto diverse: ansia, depressione, aggressività, disturbi della condotta e della regolazione emotiva, dipendenza digitale, disturbi del comportamento alimentare e del sonno, fobia scolare, ritiro sociale, fino agli attacchi al corpo (ideazione suicidaria e atti di autolesionismo).

La situazione si è ulteriormente aggravata a seguito delle tensioni dovute al conflitto in Ucraina, e l’impatto psicologico ed economico che esse hanno avuto sulle famiglie – per esempio a causa dell’innalzamento del costo della vita -. Il rischio dell’eccessiva privatizzazione e medicalizzazione di questi disagi, che porterebbe al ricorso esclusivo a cure mediche individuali, è molto alto; per questo si predilige una strategia preventiva di ascolto, che riconosca l’aspetto collettivo di questi fenomeni, e li affronti a partire dai luoghi in cui i bambini e ragazzi passano le loro giornate (per esempio le scuole).

L’obiettivo è di incentivare azioni di natura trasformativa che vadano ad agire sul contesto abitativo, scolastico e relazionale in cui il ragazzo è inserito, andando a consapevolizzare gli adulti che lo circondano e prevenire il disagio psicologico.

Quindi gli obiettivi che il bando intende raggiungere sono:

  • Garantire l’intercettazione dei ragazzi e bambini che vivono in una condizione di disagio, prima che la situazione si cronicizzi e la sua gravità aumenti
  • Incrementare la capacità degli enti di elaborare forme di supporto e cura – anche con i destinatari stessi – coordinate.
  • Facilitare la nascita o il rafforzamento di alleanze territoriali tra gli attori del terzo settore, del pubblico e della comunità.

I progetti che verranno finanziati dovranno intercettare e supportare bambini e ragazzi in situazioni di disagio con particolare attenzione a quei minori e famiglie che non possono permettersi i costi dei servizi privati né i tempi di attesa dei servizi pubblici.

Come presentare domanda

Qualche informazione tecnica per la presentazione della domanda di contributo:

  • Le domande dovranno essere presentate da un partenariato composto da almeno due organizzazioni.
  • Il progetto dovrà avere una durata compresa tra i 18 e i 24 mesi.
  • La richiesta di contributo deve essere compresa tra i 50.000 euro e € 200.000 e comunque non superiore al 70% dei costi totali preventivati

Il bando si chiude il giorno 8 giugno 2023

Bando Network in rete

In Italia il fenomeno dei neet (Not in Education, Employment or Training) – acronimo che identifica i giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in alcuna attività di formazione – interessa oltre 2 milioni di ragazze/i tra 15 e 29 anni, di cui circa 254.000 nella sola Lombardia.

DI questi fanno parte ragazzi che vengono da background sociali ed educativi molto diversi, sebbene perlopiù siano accomunati da un basso livello di istruzione. La componente più vulnerabile si compone con maggior frequenza da giovani donne, ragazze/i con background socioeconomici svantaggiati e poco supportivi e da livelli di competenze e soft skills inferiori alla media.

Questa condizione non genera solo gravi conseguenze nel merito dello sviluppo sociale, lavorativo e personale di questi ragazzi, ma genera anche forti problemi dal punto di vista psicologico.

La sfida, in primo luogo, è intercettare questi ragazzi. In quanto i neet sono tali, proprio perché fuoriescono da ogni istituzione o percorso di inserimento a loro dedicato, quindi la fase di engagement è certamente la più ardua e richiede una forte rete territoriale capace di sopperire alla mancanza di un contatto diretto.

Il bando si propone proprio di ingaggiare i neet, con specifica attenzione ai più fragili (caratterizzati da bassa scolarizzazione e disoccupazione di mediolungo periodo), per favorirne l’occupazione e il reinserimento in percorsi educativi; in particolare, attraverso il potenziamento e la promozione del lavoro in rete dei soggetti del territorio già impegnati sull’inclusione sociale e lavorativa dei giovani.

Come presentare domanda

Qualche informazione tecnica per la presentazione della domanda di contributo:

  • Possono fare domande esclusivamente organizzazioni private senza scopo di lucro con esperienza specifica sulle politiche giovanili.
  • Il bando prevede la collaborazione obbligatoria con un centro per l’impiego o un ente accreditato per i servizi al lavoro.
  • La richiesta di contributo potrà essere compresa tra i 100.000 e i 300.000 euro
  • La procedura di selezione dei progetti presentati sul bando si articola in due Fasi:
  1. Invio dell’idea progettuale (in scadenza il 6 giugno 2023)
  2. Invio del progetto definitivo (in scadenza il 18 ottobre 2023)

Vuoi partecipare ad uno di questi bandi? Contattaci senza impegno per una consulenza preliminare!

8X1000 CHIESA VALDESE – BANDO 2023

La Chiesa Evangelica Valdese, da anni, a scelto di destinare i contributi raccolti grazie all’8×1000, al sostegno di interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, sia in Italia che all’estero. Da qui nascono i bandi 8×1000, per i quali viene data possibilità agli organismi associativi di presentare delle proposte progettuali per ottenere un contributo economico. 

In questo articolo daremo uno sguardo alle linee guida per partecipare al bando nell’annualità 2023. (link alla pagina ufficiale)

Quali obiettivi si pone il bando?

Il bando finanzia progetti di:

  • assistenza sociale e sanitaria,
  • interventi educativi, culturali e di integrazione,
  • programmi di sostegno allo sviluppo e di risposta alle emergenze umanitarie, ambientali e climatiche

purché apportino benefici ad una collettività e siano privi di finalità lucrative.  

I progetti potranno essere realizzati sia in Italia che all’estero e dovranno rientrare in una delle categorie di intervento qui elencate

Categorie di intervento per progetti che hanno luogo in Italia

Interventi sanitari e di tutela della salute: l’obiettivo è migliorare le condizioni di vita e i servizi destinati alle persone affette da malattie croniche, e migliorare la consapevolezza nell’ambito delle stesse malattie. Ad esempio attraverso interventi di supporto psicologico, campagne di prevenzione e progetti di rafforzamento dei servizi territoriali. 

Promozione del benessere e della crescita di bambini e ragazzi: l’obiettivo è promuovere la crescita relazionale, emotiva e cognitiva di bambini/e e ragazzi/e attraverso interventi che favoriscano la formazione e l’integrazione sociale. Ad esempio possono essere organizzati centri giovanili, biblioteche per ragazzi, campi estivi … 

Attività culturali: l’obiettivo è favorire l’accesso al patrimonio culturale e la produzione di beni di valore scientifico, artistico e divulgativo. Un esempio possono essere eventi pubblici, come seminari, mostre e spettacoli teatrali.

Miglioramento delle condizioni di vita dei soggetti diversamente abili: l’obiettivo è favorire la loro inclusione sociale attraverso dei percorsi di accompagnamento all’autonomia lavorativa e abitativa, aumentare la loro qualità di vita attraverso attività creative, ludiche e sportive, accresce il loro livello di benessere psicologico ed emotivo al fine di stabilire relazioni con gli
altri e partecipare costruttivamente alla vita della società. Ad esempio possono essere realizzati corsi di formazione, tirocini
formativi, laboratori ludico-ricreativi, attività sportive … 

Accoglienza ed inclusione di rifugiati e migranti: l’obiettivo è promuovere politiche di accoglienza e integrazione di rifugiati e migranti. Per esempio attraverso servizi di accompagnamento, counseling, assistenza sanitaria, assistenza legale, supporto psicologico … 

Contrasto alla povertà, al disagio sociale e alla precarietà lavorativa: l’obiettivo è contrastare la marginalità sociale e la precarietà socio-economica e lavorativa. Per esempio attraverso servizi di distribuzione pasti, unità di strada, formazione
professionale, programmi NEET, programmi di supporto contro le dipendenze … 

Anziani:favorire il benessere psico-fisico e relazionale delle persone anziane attraverso programmi di accoglienza, assistenza e socializzazione. Anche attraverso attività di accoglienza in strutture residenziali e semi-residenziali, interventi curativi e riabilitativi domiciliari … 

Educazione alla cittadinanza: l’obiettivo è sensibilizzare la popolazione e promuovere il dibattito sui temi di rilevanza
sociale ed etica; favorire  la cittadinanza attiva, i diritti civili e il contrasto ai discorsi sull’odio (hate speech), all’intolleranza e alla  discriminazione. Per esempio attraverso attività di contrasto al bullismo, osservatori, ricerche, seminari, conferenze, laboratori nelle scuole…

Prevenzione e contrasto alla violenza di genere: l’obiettivo è prevenire e contrastare ogni forma di violenza di genere.  Anche attraverso consulenza psico-sociale e sanitaria, assistenza per donne vittime di violenza, minori e comunità LGBTQI+, Centri antiviolenza …

Recupero ed inclusione di detenuti ed ex-detenuti: l’obiettivo è migliorare il benessere psico-fisico dei/delle detenuti/e e favorire i percorsi di inclusione e re-integro nella società. 

Tutela dell’ambiente: l’obiettivo è contribuire alla lotta contro il cmabiamento climatico. Eempi di attività possono essere campagne di sensibilizzazione e advocacy, programmi promozione della biodiversità, tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico, etc

 

Per gli interventi che hanno luogo all'estero, ecco una brava

I settori coinvolti sono i seguenti:

  • Lotta alla malnutrizione 
  • Promozione del ruolo delle donne e uguaglianza di genere
  • Accesso all’acqua e igiene 
  • Partecipazione, dialogo, Governance e diritti umani 
  • Protezione dell’infanzia
  • Educazione 
  • Formazione professionale e attività generatrici di reddito
  • Tutela dell’ambiente 
  • Sviluppo rurale e sicurezza alimentare
  • Interventi sanitari e di tutela della salute 
  • Aiuto umanitario – emergenza 

Chi può fare domanda?

Possono fare richiesta di contributo in quanto soggetto capofila :

  • Enti facenti parte dell’ordinamento metodista e valdese
  • Organismi Associativi italiani o stranieri
  • Organismi ecumenici italiani o stranieri

Il soggetto capofila deve essere costituito da almeno due anni.

Possono essere coinvolti degli enti terzi in qualità di Partner operativi o di Altri soggetti coinvolti. 

Partner operativi: sono soggetti giuridici che implementano specifiche attività di progetto e sostengono parte dei costi imputati al finanziamento. Non possono essere partner operativi le amministrazioni e gli enti pubblici italiani, così come gli enti ecclesiastici appartnenti all’ordinamento Valdese.

Altri soggetti coinvolti: sono soggetti giuridici che non gestiscono quote di budget ma che intervengono nel progetto o partecipando direttamente all’ideazione/realizzazione delle attività, o mettendo a disposizione la proria sede o luoghi sotto la propria amministrazione per le attivit di progetto. Alcuni esempi di altri soggetti coinvolti sono: le biblioteche, le case circondariali, i plessi scolastici, le case di cura ecc. 

 

Una nuova opportunità di finanziamento per i Comuni – ALL Attrattività Locale Lombardia

La stagione dei Bandi di finanziamento è appena cominciata, e se il Bando Borghi ne è stato il protagonista indiscusso degli ultimi mesi non è certo il solo strumento a disposizione degli enti locali.

I Bandi di Finanziamento a fondo perduto sono numerosi e il rischio è quello di lasciarsi scappare qualche occasione prezionsa. Un esempio è il Bando di Regione Lombardia, ALL -Attrattività Locale Lombardia. Link

Di cosa si tratta?

Il Bando vuole sostere i Comuni Lombardi per la realizzazione di progetti di valorizzazione e riqualificazione di beni immobili. L’obiettivo è aumentare l’attrattività e l’accessibilità dei territori dal punto di vista turistico, sociale ed economico, in un’ottica di marketing territoriale. I beni immobili devono essere:

  • o di proprietà del Comune che presenta l’istanza; 
  • o di un’altra amministrazione pubblica, purchè il Comune richiedente ne abbia la completa ed esclusiva disponibilità (attraverso comodato, locazione, affitto, usufrutto, uso ecc.) per un periodo di 10 anni dalla conclusione dell’intervento. 

In particolare, i progetti devono essere orientati alla sostenibilità e prevedere interventi in grado di incrementare il patrimonio pubblico. Possono parrtecipare al Bando tutti i Comuni Lombardi, fatta eccezione per i Capoluoghi. 

Gli interventi proposti devono avere un livello di progettazione definitiva o esecutiva

A quanto ammonta il contributo?

Dotazione finanziaria complessiva € 3.300.000,00 così ripartita:

  • € 2.145.000,00 Anno 2022
  • € 1.155.000,00 Anno 2023

Il contributo, a fronte di un investimento minimo di € 60.000,00, è concesso a fondo perduto ed è pari all’ 80% delle spese ammissibili. Il contributo massimo concedibile è di € 150.000,00 e nel caso di investimenti che generano utili il contributo sarà concesso nel rispetto del regime de minimis.

Le spese ammissibili sono:

a) spese tecniche di progettazione (nella misura massima del 8% delle spese ammissibili), direzione dei lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, collaudo;

b) realizzazione di opere e lavori (a titolo esemplificativo: opere e lavori edili, strutturali e impiantistici, ristrutturazione e ammodernamento dei locali, etc.);

c) acquisizione di beni capitali e immobilizzazioni materiali e immateriali (ad esempio: arredi, attrezzature e dispositivi tecnologici, software, etc.) complementari all’intervento sul bene immobile.

Il decreto attuativo non è ancora stato pubblicato, così come la data di apertura delle candidature e la deadline. 

Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.

Bando per la promozione della parità di genere

Il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato un bando per il finanziamento di progetti di informazione e sensibilizzazione rivolti alla prevenzione della violenza maschile contro le donne. Il Bando si divide in due liee di intervento. La prima dedicata alla promozione della parità di genere, la seconda al rafforzamento delle reti antiviolenza. 

Con un budget complessivo di 5 milioni, suddivisi nelle due linee di intervento: 2 milioni per le azioni di sensibilizzazione e 3 milioni per il rafforzamento delle reti territoriali anti-violenza.

La situazione in Italia

In Italia il problema della violenza di genere ha una portata notevole, e malgrado i numerosi allarmi lanciati nel corso degli anni, non si sta ancora facendo abbastanza. I dati ci ricordano l’attualità dell’emergenza e la necessità di agire nell’immediato. Ogni giorno, in Italia 89 donne subiscono una qualche forma di violenza (dati del Ministero della Salute). Solo nel 2021 sono morte di femminicidio 109 donne, sono il 40% di tutti gli omicidi commessi nel Paese. Queste tragedie sono figlie di una mentalità e una cultura ancora fortemente maschilista, come dimostrano i dati sulla parità di genere in Italia. Malgrado i progressi fatti negli ultimi anni, il paese è al 14 posto (dei 27 paesi dell’unione) nell’indice di assoluta parità tra uomini e donne, con un punteggio di 63,5. L’Italia è il primo paese dell’Unione per incidenza di donne che non hanno mai lavorato per occuparsi dei figli, l’11,1% rispetto ad una media del 3,7%.

Un intervento immediato non è solo necessario ma inevitabile, per far fronte a un elemento di forte arretratezza culturale e sociale del paese, causa di dolore per moltissime persone.

Il bando

Il bando propone due linee di intervento:

A. Per progetti di sensibilizzazione e comunicazione, volti alla prevenzione della violenza di genere e promozione della parità. Gli interventi devono focalizzarsi sulla promozione di una cultura del rispetto tra uomo e donna, anche attraverso la lotta agli stereotipi. Possono partecipare alla linea A in forma singola o associata: 

  • Enti territoriali: Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni;
  • Scuole statali, paritarie e non paritarie;
  • Servizi educativi per l’infanzia e scuole dell’infanzia statali, paritarie e non paritarie;
  • Università pubbliche o private;
  • Enti pubblici, esclusi gli Enti pubblici economici;
  • Enti no profit.

B. Per progetti per potenziare le reti operative territoriali antiviolenza nelle attività di presa in carico integrata delle donne vittime di violenza maschile e dei loro figli minori. Possono partecipare alla linea B, esclusivamente in forma associata: 

  • Enti locali;
  • Associazioni e Organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne, che utilizzino una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne, con personale formato specificatamente sulla violenza di genere.
  • Enti territoriali: Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni;
  • Altri soggetti che concorrono all’operatività delle reti operative territoriali antiviolenza, quali, a titolo esemplificativo: Case Rifugio, Servizi sociali, Aziende Sanitarie, Forze dell’ordine, Autorità giudiziarie, Centri per l’impiego, Scuole, Università, Enti no profit, Enti pubblici non economici.

Il finanziamento copre l’intera quota fino ad un massimo di 200.000 euro (minimo 50.000).

Vicini di Scuola

Sebbene la possibilità di ricevere un’istruzione gratuita sia un diritto garantito  dalla nostra costituzione, non tutte le scuole sono uguali ed è tempo di affrontare il tema delle disuguaglianze scolastiche e l’effetto che esse hanno nell’evoluzione degli studenti. In numerosi contesti territoriali queste disuguaglianze si accompagnano ad ulteriori situazioni di disagio: aumento del numero di famiglie a basso reddito, del numero di bambini con difficoltà di apprendimento ecc. Si creano quindi fenomeni di fuga, dove le famiglie cercano istituti scolastici aldifuori del loro territorio di riferimento, in quanto percepiti come “più attraenti”, rafforzando ulteriormente la polarizzazione dei due estremi. 

Obiettivi

Il bando ha l’obiettivo di sostenere modelli innovativi capaci di ridurre i fenomeni di segregazione scolastica che incidono sui minori nella fascia di età 6-13 anni, promuovendo interventi che consentano di garantire loro una formazione di qualità anche in contesti più complessi e che portino nel medio periodo al progressivo riequilibrio
della composizione “sociale” degli studenti nelle scuole e alla riduzione dei divari nelle politiche educative territoriali.

Interventi

Saranno sostenute iniziative, presentate da enti del Terzo settore, che includano azioni di contrasto della segregazione scolastica e aprano la scuola al mondo esterno, conciliando attività scolastiche edextra-scolastiche e moltiplicando, nelle immediate vicinanze degli istituti oggetto di intervento, gli spazi, i luoghi, i tempi e le occasioni di apprendimento, formale e non formale.

I progetti devono essere compresi tra i 36 e i 48 mesi. 

Beneficiari

I progetti devono essere presentati da partnership costituite da almeno tre soggetti. Il soggetto responsabile, alla data di pubblicazione del bando, deve essere un ente del terzo settore, costituito da almeno due anni. La partnership deve possedere i seguenti requisiti:

  • deve includere (oltre al soggetto responsabile) almeno un altro ente di terzo settore;
  • la partnership deve includere almeno un’istituzione scolastica del primo ciclo di istruzione che possieda uno dei (o entrambi i) seguenti requisiti: una media di assenze degli alunni (senza riferimento alla loro cittadinanza) pari o superiore ai 22 giorni un plesso con una percentuale di alunni con cittadinanza non italiana pari o superiore al:
    – 20% per gli istituti scolastici situati in Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Veneto;
    – 15% per gli istituti scolastici situati in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia,
    Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta;

Contributo

Il bando mette a disposizione un ammontare complessivo di 10 milioni di euro. Il budget sarà così ripartito:

  • Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto): 3.889.636
  • Centro (Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria);
  • Sud e Isole (Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria): 4.350.556

Il contributo deve essere compreso tra 250 mila e 800 mila euro

Se volete saperne di più, siete interessati al bando o avete bisogno di supporto per la presentazione della domanda non esitate a contattarci!

Spazi aggregativi di prossimità

L’impresa sociale Con i Bambini ha pubblicato un nuovo bando per la creazione o il potenziamento di “spazi aggregativi di prossimità” per i minori tra i 10 e i 17 anni, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. 

L’obiettivo è quello di offrire, in contesti delimitati e polivalenti, un’ampia gamma di opportunità formative e socializzanti, anche in un’ottica di prevenzione del disagio giovanile, promuovendo il protagonismo e la partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze, lo scambio tra pari e il coinvolgimento della comunità educante

Beneficiari

I progetti devono essere presentati da partnership costituite da almeno tre soggetti, tra questi verrà individuato un soggetto responsabile: il quale deve necessariamente essere un ente del terzo settore, avere la sede legale nella regione di intervento ed essere costituito da almeno 2 anni. La partnership dovrà inoltre  includere: almeno un altro ente del terzo settore e il comune in cui si svolgerà l’intervento

Gli altri soggetti della partnership  possono appartenere, oltre che al mondo del terzo settore e della scuola, anche a quello delle istituzioni, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese.

Con la sola eccezione delle università e dei centri di ricerca e delle amministrazioni locali nessun partner può partecipare a più progetti.

Priorità

Saranno valutate positivamente le iniziative che prevedono azioni volte a:

  • percorsi di orientamento personale e professionale dei giovani;
  • forme di collaborazione tra i giovani del territorio, facilitando azioni di responsabilizzazione collettiva e processi decisionali condivisi;
  • favorire la dimensione del gruppo dei pari in una funzione educativa e di crescita personale;
  • diffondere la cultura della solidarietà e dell’inclusione sia nei giovani sia nella comunità territoriale.

Contributo

Il budget complessivo destinato al presente bando è di 20 milioni. Distribuito in tre diverse aree geografiche:

  • 7.780.000 per Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Veneto 
  • 3.520.000 per Abruzzo, Lazio, Marche, Molise, Toscana, Umbria 

  • 8.700.000 per le isole  Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia 

Il contributo richiesto può andare da un minimo di 25.000 euro a 1 milione di euro, con un finanziamento minimo pari al 10%.

Deadline

La deadline per la presentazione dei progetti è il 18 marzo 2022. 

 

Se volete saperne di più, siete interessati al bando o avete bisogno di supporto per la presentazione della domanda non esitate a contattarci!

La bellezza ritrovata – Fondazione Cariplo

Con il nuovo bando “La bellezza ritrovata”, in scadenza il prossimo 28 aprile 2022, Fondazione Cariplo intende intervenire per preservare la bellezza dei paesaggi, deturpati da manufatti incoerenti, particolarmente invasivi e/o in stato di degrado, spesso irrispettosi del paesaggio, collocati sia nelle aree urbane – centrali e periferiche – sia nei contesti extraurbani.

Il bando mira al ripristino dell’integrità e della bellezza dei territori per la valorizzazione del paesaggio, nelle sue componenti naturali e culturali, e per la promozione dei valori ad esso connessi. 

La Fondazione intende sostenere interventi di mitigazione o di eliminazione delle incoerenze su aree, manufatti ed edifici, o porzioni di essi, anche attraverso processi di ascolto delle comunità di riferimento. Le azioni di mitigazione, nello specifico, potranno prevedere l’utilizzo di forme artistiche, installazioni di design e site-specific o il ricorso all’utilizzo del verde.

Nel caso di progetti che contemplino anche interventi di eliminazione delle incoerenze, il soggetto proprietario deve essere necessariamente un ente pubblico e deve partecipare al partenariato di progetto. In caso di interventi di mitigazione, la candidatura può essere presentata da enti pubblici, enti ecclesiastico-religiosi e organizzazioni private non profit e deve sussistere un’intesa tra l’ente proponente e la proprietà dell’area.

Il budget a disposizione è pari a 1.220.000 Euro. Il contributo massimo corrisponde a € 40.000, e comunque non superiore all’80% dei costi totali preventivati

 

Per saperne di più non esitare a contattarci!

8×1000 della Chiesa Valdese

Anche quest’anno la Chiesa Evangelica Valdese ha deciso di destinare i fondi dell’Otto per Mille ad interventi sociali, assistenziali, umanitari e culturali, sia in Italia che all’estero. 

Beneficiari

Possono presentare domanda:

  • Enti facenti parte dell’ordinamento metodista e valdese;
  • Organismi Associativi italiani o stranieri (Associazioni, Comitati e Cooperative Sociali di tipo
    A/B purché il finanziamento richiesto sia usato per finalità assistenziali, umanitarie,
    culturali e comunque non per attività lucrative);
  • Organismi ecumenici italiani o stranieri.

Partner

Il progetto può essere proposto in partenariato con altri soggetti:

  • Partner Operativi: coloro che partecipano alla ideazione e realizzazione dell’intervento. le amministrazioni e gli enti pubblici italiani (ad esempio Università, ospedali e scuole pubbliche) e gli enti ecclesiastici non appartenenti all’ordinamento metodista e valdese possono partecipare al bando in qualità di partner operativo intervenendo solo nella realizzazione delle attività progettuali senza sostenere spese imputate al finanziamento Otto per Mille.
  • Altri Soggetti Coinvolti: sono gli enti coinvolti nel progetto che non partecipano operativamente alla realizzazione delle attività, possono esserne beneficiari, non amministrano quote di budget, ma concorrono, a volte in maniera determinante, al buon andamento dell’iniziativa.

Partner operativi ed altri soggetti coinvolti sono enti appartenenti al terzo settore, enti pubblici o amministrazioni locali, etc. In nessun caso una persona fisica può essere considerato partner o altro soggetto coinvolto.

Progetti finanziabili

  • progetti di assistenza sociale e sanitaria,
  • interventi educativi, culturali e di integrazione,
  • programmi di sostegno allo sviluppo e di risposta alle emergenze umanitarie, ambientali e climatiche, purché apportino benefici ad una collettività e siano privi di finalità lucrative.

Presentazione della domanda

Le proposte progettuali devono essere presentate esclusivamente on line utilizzando la piattaforma JUNO. Il bando sarà aperto dal 7 gennaio 2022 alle ore 09.00, e le proposte dovranno essere inoltrate entro le ore 11:59  del 27 gennaio 2022.

Contattateci per saperne di più!

Bando ECG 2021 – Educazione alla Cittadinanza Globale

Approvato il bando dell’ Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, per la concessione di contributi a Iniziative di sensibilizzazione ed educazione alla cittadinanza globale proposte da Enti Territoriali e Organizzazioni della Società Civile e soggetti senza finalità di lucro.

L’obiettivo del bando è quello di “Contribuire allo sviluppo e al rafforzamento di una concezione di “cittadinanza”, intesa come appartenenza alla comunità globale, concorrendo in modo pragmatico al cambiamento individuale e collettivo per la creazione di un mondo più sostenibile e giusto.

Le iniziative devono rispondere ad uno dei seguenti ambiti di intervento

  1. Rafforzare la conoscenza degli OSS dell’Agenda 2030, oltre a sensibilizzare sui temi della solidarietà internazionale;
  2. promuovere, azioni, comportamenti e forme di partecipazione attiva volti alla tutela dell’ambiente, alla lotta ai cambiamenti climatici e alla mitigazione dell’impatto antropico sull’ambiente naturale;
  3. Contribuire a contrastare fenomeni di odio, intolleranza e discriminazione valorizzando la diversità in ogni sua accezione e promuovendo l’interazione culturale, sociale ed economica, al fine di favorire il consolidarsi di una società inclusiva.

Al centro dei progetti vi è sempre lo sviluppo di conoscenze, di capacità, di valori e di atteggiamenti che rispondono al bisogno di mutamento dei nostri stili di vita e di trasformazione dei modi di pensare e agire, allo scopo di raggiungere un mondo sostenibile, equo e inclusivo.

Tale mutamento prevede lo sviluppo di competenze chiave (trasversali) che afferiscono a tre dimensioni dell’apprendimento: cognitiva, socio-emotiva e comportamentale

Beneficiari

Il bando si compone di due lotti:

  • Il Lotto n.1 è riservato alle iniziative proposte dagli enti territoriali, in partenariato con altri attori presenti sul territorio, per la costituzione di percorsi che valorizzano le specificità e le opportunità dei territori.
  • Il Lotto n.2 è riservato alle Iniziative proposte dalle Organizzazioni della Società Civile per la realizzazione di percorsi di formazione che coinvolgano docenti e studenti di ogni ordine e grado, famiglie, organizzazioni del territorio, associazioni giovanili, il settore privato profit, professionisti dell’informazione, etc.

 

Ambito di intervento

  1. Promuovere la conoscenza degli “Objectives for Suistanable Development” dell’Agenda 2030,e incentivare la solidarietà internazionale;
  2. Promuovere azioni, comportamenti e forme di partecipazione attiva volti alla tutela dell’ambiente, alla lotta ai cambiamenti climatici e alla mitigazione dell’impatto antropico sull’ambiente naturale.
  3. Contribuire a contrastare fenomeni di odio, intolleranza e discriminazione valorizzando la diversità in ogni sua accezione e promuovendo l’interazione culturale, sociale ed economica, al fine di favorire il consolidarsi di una società inclusiva.

Progetti ammissibili a contributo

Ogni progetto dovrà far riferimento ad un singolo ambito di intervento e in generale potrà prevedere: percorsi e attività in contesti di educazione formale, non formale e informale rivolgendosi a differenti categorie di soggetti (giovani, mondo dell’impresa e della produzione, consumatori, associazioni giovanili, media e professionisti della comunicazione etc..).

Inoltre, le iniziative dovranno prevedere la costituzione di un partenariato, ma non è previsto un numero minimo e massimo di partner.

I progetti dovranno avere una durata obbligatoria di 24 mesi e tutte le attività dovranno necessariamente svolgersi in Italia.

Budget

Il bando dispone di una dotazione complessiva di 20.000.000; essa verrà ulteriormente ripartita nei due lotti:

  • 7.000.000 per il Lotto 1
  • 13.000.000 per il Lotto 2

 

Contributo

Per quanto riguardo il Lotto 1 la richiesta di contributo non deve essere inferiore a 150.000 euro e non superiore a 600.000 euro. Il Soggetto Proponente deve contribuire, sia con risorse proprie che di altri finanziatori, con una somma che corrisponda almeno al 10,00 % del costo totale.

Invece, per quanto riguarda il Lotto 2, la richiesta di contributo non deve essere inferiore a 150.000 euro e non superiore a 700.000. Il contributo può coprire fino al 90% dell’iniziativa. Il Soggetto Proponente deve contribuire, sia con risorse proprie che di altri finanziatori, con una somma che corrisponda almeno al 10,00 % del costo totale. Per i Soggetti che presenteranno due proposte come Capofila, il contributo complessivo richiesto non potrà superare 900.000,00 Euro. 

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