Lo scorso agosto l’Unione Europea ha consegnato all’Italia 24,9 miliardi di euro per sostenere i primi 106 progetti previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Di questi 4.275 miliardi di euro saranno destinati alla missione n.1: Turismo e Cultura 4.0.
L’obiettivo è quello di sviluppare un modello di turismo più sostenibile e diffuso, in grado di valorizzare le piccole realtà oltre che le grandi mete turistiche. Soprattutto per quanto concerne il turismo culturale, in Italia, si tende a prediligere i luoghi più conosciuti, per intenderci le città d’arte, con una maggiore attenzione verso il centro-nord della penisola. Al contrario il sud Italia, tranne rare eccezioni, viene spesso ignorato dai “turisti culturali”. La strategia adottata vuole promuovere e implementare il potenziale di mete meno conosciute, e di conseguenza ridurre la pressione sui siti più famosi.
Il Piano Nazionale dei Borghi prevede strategie di rilancio economico settoriale basate sullo sviluppo dei piccoli comuni.
Nel complesso si prevede 1 miliardo destinato a valorizzare l’immenso patrimonio storico, artistico e culturale delle piccole realtà territoriali.
Le risorse saranno assegnate mediante bando/avviso pubblico attraverso i quali saranno selezionate le progettualità presentate da borghi e piccoli comuni.
Gli obiettivi dell’intervento sono: 1) recuperare e valorizzare il patrimonio culturale storico materiale e immateriale, salvaguardando l’identità dei luoghi e conservando i valori dei paesaggi storici; 2) valorizzare e qualificare l’offerta turistica (ospitalità e servizi), le piccole infrastrutture turistiche e le attività culturali per potenziare l’offerta turistico-culturale delle aree interessate; 3) migliorare il coordinamento e la gestione dei servizi turistici e culturali, promuovendo anche la creazione di reti e l’uso del digitale; 4) rilanciare le imprese creative, le attività commerciali, agroalimentari e artigianali, valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche locali”.
Seicento milioni verranno destinati ad interventi di restauro e riqualificazione dell’edilizia rurale storica e degli elementi caratteristici del paesaggio, con una maggiore attenzione verso soluxioni ecologiche.
Trecento milioni saranno destinati alla rigenerazione di circa 110 parchi e giardini storici italiani
E altri ottocento milioni per il programma di prevenzione antisismica per chiese, campanili e torri e interventi di restauro delle chiese del Fondo Edifici di Culto (FEC).